Contrassegno, le ragioni del "no"
Il comitato dei contrari all'aumento a 100 franchi ha illustrato a Berna le proprie argomentazioni. Un rincaro del 150% è definito "inaccettabile"
E' inaccettabile un rincaro del 150% del prezzo del contrassegno autostradale. Lo ha ribadito giovedì a Berna il comitato dei contrari all'aumento a 100 franchi, su cui il popolo si pronuncerà il 24 novembre.
A detta dei sostenitori del "no", il traffico privato copre già i suoi costi e il denaro generato dalla strada non deve essere destinato ad altre finalità.
Il traffico privato genera ogni anno un ammontare intorno a 9,5 miliardi. Il presidente del comitato del "no" - il consigliere nazionale Walter Wobmann (UDC/SO) - ha sottolineato che quasi il 70% di questa cifra è destinato alle casse pubbliche e al finanziamento delle infrastrutture ferroviarie. Prima di aumentare i costi del contrassegno, occorrerebbe allora ricorrere alle risorse già esistenti a questo scopo.
Gli oppositori, inoltre, sostengono che la Confederazione sta già pianificando ulteriori oneri a carico degli automobilisti, come ad esempio l'aumento del supplemento fiscale sui carburanti.
Red.MM/ATS/ARi