Fermati e sottoposti a controlli e ad ore di interrogatorio. È la singolare vicenda avvenuta a due agenti italiani entrati in Ticino per inseguire un automobilista in fuga sull'autostrada A9 dopo aver speronato una pattuglia della polizia stradale.
I fatti risalgono alla notte fra il 25 e il 26 gennaio scorso, ma l'ANSA riferisce martedì che il rapporto di servizio dei due poliziotti sarebbe stato trasmesso al ministero degli esteri a Roma, per una valutazione dell'operato dei colleghi ticinesi.
Quando era apparso evidente che il fuggitivo intendeva dirigersi in Svizzera, i due agenti, in forze alla Squadra volante di Como, lo avevano seguito dopo aver ottenuto l'autorizzazione a entrare in territorio elvetico dal Centro di cooperazione doganale di Chiasso.
Il conducente, risultato poi ubriaco, è stato intercettato dalla cantonale 5 km dopo il confine. Ma i poliziotti italiani, sopraggiunti poco dopo, sono stati bloccati dai colleghi ticinesi, che li hanno disarmati e trattenuti in seguito per interrogatori durati alcune ore, prima di riaccompagnarli alla frontiera.
Red.MM/ANSA/ARi
CSI 18.00 del 04.02.15 - Il servizio di Michele Rauch