Ticino e Grigioni

Davos, settore turistico soddisfatto

L'edizione 2022 del WEF, tenutasi in primavera, "dovrebbe rappresentare un'unicum", spiegano i rappresentanti del settore turistico

  • 28 maggio 2022, 16:42
  • 23 giugno 2023, 19:45

Radiogiornale 12.30 del 28.5.2022

RSI Ticino e Grigioni 28.05.2022, 15:14

  • keystone
Di: RG

C'è soddisfazione nel settore turistico di Davos per l'edizione primaverile del Forum Economico Mondiale. Un confronto con il passato non è però possibile: troppo diverse le condizioni di partenza dopo la pausa imposta dalla pandemia. Malgrado gli hotel pieni, anche in primavera, sembra invece già certo che non ci sarà un cambio definitivo di stagione.

"Stiamo lavorando in previsione del 16 gennaio 2023. Data attualmente in agenda per l'apertura della prossima edizione del WEF", ha spiegato il direttore di Davos Klosters Turismo, Reto Branschi. "La scelta del quando andare in scena è in mano unicamente agli organizzatori. Davos, il Cantone, non hanno nulla da dire.

Un'edizione, quella del 2022, che dovrebbe diventare un unicum nella storia del WEF. "È stato tutto molto più tranquillo", prosegue Branschi. "Il traffico ad esempio: non essendoci la neve, i problemi sulle strade sono stati molti meno. Ma anche un altro aspetto è stato centrale, nel creare un'atmosfera più rilassata: mancavano gli entourage. Non sappiamo se questa assenza sia da ricondurre ancora alla pandemia, o se stiamo assistendo ad un cambiamento che ci accompagnerà anche in futuro. Fatto sta che mancavano gli accompagnatori, ma non i partecipanti al WEF".

Un'assenza notata anche nel settore alberghiero, come sottolinea la presidente della Federazione albergatori di Davos, Tamara Henderson: "C'era meno gente, ciononostante tutti gli hotel hanno registrato un buon tasso d'occupazione, ciò che ha permesso, almeno in parte, di recuperare le mancate entrate di gennaio. Si può affermare che, in generale, il numero delle manifestazioni è stato diminuito, le dimensioni di molti appuntamenti sono state ridotte". Di fatto, conclude Tamara Henderson, "è stato un altro WEF", ma comunque di buona qualità.

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