A pochi giorni dall’inizio della nuova legislatura a Berna, torna d’attualità la questione del lobbismo e della trasparenza dei politici nello svolgere il loro mandato. Se oltre San Gottardo il tema suscita discussione, a sud delle Alpi non sembra preoccupare più di tanto. Claudio Franscella, interpellato dalla RSI, si mostra tranquillo poiché: “Il fenomeno è più accentuato a Berna che a Bellinzona, nel Parlamento ticinese non credo vi sia un'attività di questo genere così marcata. È chiaro che siamo dei parlamentari di milizia e che ognuno di noi porta le proprie esperienze personali e a volte difende le proprie categorie professionali…”
“Il lobbismo non deve essere demonizzato, l’importante è essere trasparenti e chiari sia in campagna elettorale, sia una volta eletti. In Ticino abbiamo un registro consultabile in internet, che illustra i legami di interesse di ogni gran consigliere”, ricorda il presidente del Gran Consiglio ticinese.
“Poi, alla fine, sta sempre al buonsenso di ogni politico distinguere i vari ruoli e sapersi astenere quando vi è un netto conflitto di interesse. E questa autoregolamentazione da noi funziona bene e non mi sembra che fino ad oggi vi siano stati particolari problemi”, sottolinea l'esponente PPD.