Mettiti... nelle mie scarpe

Oppy De Bernardo inaugura una nuova opera a Lugano, realizzata insieme ai detenuti

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"Prima di giudicare la mia vita o il mio carattere mettiti le mie scarpe, percorri il cammino che ho percorso io. Vivi il mio dolore, i miei dubbi, le mie risate. Vivi gli anni che ho vissuto io e cadi là dove sono caduto io e rialzati come ho fatto io". Le parole di Luigi Pirandello hanno ispirato l'artista Oppy De Bernardo, che ha realizzato una nuova opera in piazza Manzoni, a Lugano, realizzata in collaborazione con i detenuti delle carceri della Stampa e di Bollate (in provincia di Milano).

L'installazione è stata chiamata "Panopticon", in riferimento al carcere ideale progettato da Jeremy Bentham nel 1791.

Oppy De Bernardo, lo ricordiamo, è autore anche dell'installazione "Apolide", realizzata l'anno scorso a Locarno con 5'000 salvagenti colorati per bambini, con l'intento di sensibilizzare la popolazione al naufragio di tanti migranti, che attraversano il Mediterraneo su imbarcazioni di fortuna per fuggire da guerre e miseria. Moltissime vittime dei naufragi sono, per l'appunto, bambini.

Dai fenicotteri alle scarpe dei detenuti

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6500 salvagenti in Piazza

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M. Ang.
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