È un approccio nuovo nei confronti della droga quello che emerge dal nuovo piano cantonale degli interventi in materia di tossicodipendenze, licenziato ieri (mercoledì) dal Consiglio di Stato, e dal convegno delle associazioni attive nel settore, riunite oggi. "In Ticino soffia un vento che arriva dal nord delle Alpi", conferma il delegato Matteo Ferrari. Un'aria nuova che comporta meno attenzione alle sostanze e più alle persone, con un accento posto sulla prevenzione e sull'aiuto e superando la contrapposizione sulla legalità o meno di determinati prodotti.
Secondo Jean-Félix Savary, segretario generale dell'associazione degli operatori dei cantoni romandi, non si tratta di rinunciare alla lotta, anzi: "in un regime proibizionista non si può controllare nulla", afferma. Cala il consumo di alcol e tabacco fra i giovani, "ma non quello della canapa" (sopra la media europea), dove a causa della repressione i consumatori si nascondono e non possono essere aiutati. Di riflesso, non si riesce ad agire nemmeno su problemi come la sicurezza.
Dal Quotidiano
26.03.2015: Tossicodipendenze, ecco il nuovo piano cantonale
RSI Il Quotidiano 26.03.2015, 19:49
CSI 18.00 del 26.03.2015 Il servizio di Furio Ghielmini
RSI Ticino e Grigioni 26.03.2015, 18:43