Il quadro emerso dall’inchiesta è a dir poco agghiacciante; forse unico nella storia ticinese. La coppia del Bellinzonese rinviata a giudizio avrebbe commesso, ai danni della figlia e del figlio (all’epoca bambini), un’inenarrabile serie di abusi. L’atto d’accusa della procuratrice Marisa Alfier parla di “innumerevoli episodi”, più di un migliaio, consumatisi tra le mura domestiche sull’arco di almeno 10 anni. Fino a quando, grazie alla segnalazione della ragazzina, nell’aprile del 2016 è scattato l’arresto dei due.
I soprusi avvenivano di continuo, anche più volte alla settimana. Quasi sempre in gruppo, a tre o a quattro, con tanto di foto e filmati. Materiale che la polizia ha poi recuperato. Alle Assise Criminali i due italiani (di 45 e 50 anni) dovranno rispondere di vari reati. Incesto, violenza carnale, atti sessuali con fanciulli, coazione sessuale, pornografia dura. Entrambi, che stanno già espiando anticipatamente la pena, hanno ammesso a grandi linee le proprie responsabilità. Fermo restando che il 50enne contesta gli addebiti più gravi a danno della figlia.
Le perizie psichiatriche non hanno ravvisato, né per lui né per lei, alcuna scemata imputabilità. Basso (o nullo) il pericolo di recidiva. Nei loro confronti Alfier chiederà una pena superiore ai cinque anni di carcere.
10 anni di abusi sui figli
Il Quotidiano 10.07.2019, 21:30