Ticino e Grigioni

Rapinatore seriale alla sbarra

Il 54enne sarebbe tra gli autori degli ultimi due colpi alla Raiffeisen di Molinazzo di Monteggio. Nel 2014 avrebbe anche commesso un furto vestito da prete

  • 22 gennaio 2023, 18:30
  • 24 giugno 2023, 03:49

Rapinatore presto alla sbarra

Il Quotidiano 22.01.2023, 20:00

  • archivio Rescue Media
Di: Francesco Lepori

Si profila il processo per un 54enne italiano, in carcere dalla fine del 2021 con l’accusa di avere compiuto un’importante serie di rapine nel Sottoceneri. Il procuratore pubblico Moreno Capella, che per lui intende chiedere una pena superiore ai cinque anni, lo ha infatti rinviato a giudizio. Rapina aggravata (in parte tentata) e furto aggravato i reati principali di cui dovrà rispondere alle Assise Criminali.

I colpi alla Raiffeisen

Il 9 dicembre 2021 la polizia sventò una rapina alla banca Raiffeisen di Molinazzo di Monteggio. Il quartetto era pronto a entrare in azione, con tanto di pistole, munizioni, taser e coltello a farfalla. Tra loro il 54enne, che era già ricercato per il colpo messo a segno, sempre lì, il 5 luglio 2019. Un assalto al furgone portavalori, aveva fruttato ben tre milioni di franchi.

La rapina di Stabio

E questi sono solo gli ultimi due addebiti mossi, in ordine di tempo, al cittadino italiano, che ammette il primo ma contesta il secondo. L’uomo avrebbe compiuto anche una terza rapina. Quella avvenuta a Stabio il 28 dicembre 2012, fuori da un ufficio cambi. Armato di pistola, assieme a un altro malvivente avrebbe minacciato un portavalori, facendosi consegnare la valigia con il denaro: 460'000 franchi e 170'000 euro. Sulla vettura con la quale i due sarebbero arrivati, prima di fuggire utilizzando quella della vittima, gli inquirenti hanno rinvenuto il suo DNA.

Travestito da prete…

L’imputato, difeso da Stefano Pizzola, si professa però estraneo alla vicenda. Così come respinge l’accusa di essere l’autore del furto commesso, sul piazzale dell’Hotel Coronado di Mendrisio, il 3 ottobre 2014. Anche qui ai danni del portavalori di un ufficio cambi, che aveva appena riposto la borsa con i soldi (200'000 euro) nella sua auto. Travestito da prete avrebbe rotto il finestrino della macchina e preso lo zaino, per poi scappare con il complice in sella a una moto. Le analisi delle immagini girate dalla videosorveglianza dicono che è lui. Ma il 54enne, ancora una volta, nega. La parola spetterà ora alla Corte, che sarà presieduta dal giudice Amos Pagnamenta.

Quotidiano del 22.01.2023

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