Ticino e Grigioni

San Gottardo, occhio al prezzo

Padronato e sindacati del settore della costruzione chiedono criteri più severi per il bando del raddoppio del tunnel, per evitare un "Ceneri bis"

  • 7 novembre 2019, 13:09
  • 9 giugno 2023, 18:06

PP 12.00 del 07.11.2019 Il servizio di Francesca Calcagno

RSI Ticino e Grigioni 07.11.2019, 13:09

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Di: RG/Bleff/pon

Criteri di appalto più rigidi in vista dei lavori per il raddoppio del tunnel del San Gottardo sono stati richiesti e spiegati giovedì in conferenza stampa a Bellinzona dalla comunità di lavoro Costruzione Ticino.

Secondo patronato e sindacati firmatari di una lettera inviata alla consigliere federale Simonetta Sommaruga, il prezzo deve essere il primo campanello d'allarme: se troppo basso significa che qualcosa non va, inoltre non dovrebbe avere un peso superiore al 50% al momento dell'attribuzione. In secondo luogo va verificata l'attendibilità del programma dei lavori.

Un punto va anche a favore dell'ambiente: si vuole favorire la lavorazione sul posto di determinati materiali in modo da limitare i trasporti. Infine, è stata richiesta una sorta di preferenza nazionale: l'auspicio che il committente (ovvero la Confederazione) richieda già nel bando di concorso che il consorzio di ditte abbia in seno almeno una società attiva in Svizzera. Va chiarita però la fattibilità di una simile condizione nell'aggiudicare una commessa pubblica.

"Vogliamo che quanto successo per la galleria di base del Monte Ceneri non accada ancora", ha scritto l'associazione alla responsabile del Dipartimento dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni. Quanto è successo nel tunnel del Ceneri è infatti oggetto di un'inchiesta della magistratura ticinese. L'ipotesi è che i dipendenti abbiano subito gravi abusi sui salari, con la sottrazione di 3 milioni e mezzo di franchi, oltre alla mancata applicazione in materia di norme di sicurezza.

Alla comunità di lavoro Costruzione Ticino fanno parte la Conferenza delle Associazioni Tecniche del Cantone Ticino, la Società svizzera impresari costruttori Sezione Ticino, l'Unione Associazioni dell’Edilizia, l'Organizzazione Cristiano Sociale ticinese e il Sindacato UNIA Regione Ticino.

CSI 18.00 del 07.11.2019 Ospite Loris Bianchi del Dipartimento del territorio

RSI Ticino e Grigioni 07.11.2019, 19:15

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Nuove norme in Ticino

Enti pubblici o che svolgono compiti pubblici come USI, EOC e SUPSI, ma anche sussidiati in misura superiore al 50%, saranno assoggettati alle nuove norme di assegnazione delle commesse, che -annuncia proprio oggi, giovedì, il Consiglio di Stato ticinese- entreranno in vigore il 1° gennaio 2020. Oltre a snellire le regole oggi in vigore (abrogata una trentina di articoli), la riforma vuole tutelare dalla concorrenza sleale (in particolare con la clausola nazionale abbinata alle restrizioni sui subappalti). L'erogazione di sussidi sarà legata al rispetto della legge sugli acquisti. Contro la revisione sono pendenti due ricorsi al Tribunale federale, di cui uno con un effetto sospensivo limitato alle regole sull'impiego degli interinali.

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