La Corte delle assise criminali ha condannato a sei anni e mezzo, accompagnati da un trattamento ambulatoriale e dall'espulsione dalla Svizzera per 10 anni, l'uomo processato giovedì a Lugano per gli abusi commessi durante 18 mesi sulla figlia della compagna, che all'inizio, nel 2017, aveva appena compiuto i 9 anni.
Dalle coccole l'imputato era passato ad azioni sempre più gravi, che rientrano nei reati di coazione e violenza sessuale. Alla bambina aveva mostrato anche filmati pornografici, per farle vedere come bisogna fare. Le aveva inoltre scattato foto osé nel sonno. "È entrato in una famiglia già fragile di suo e ha fatto una strage", ha detto la procuratrice Pamela Pedretti. Anche se spaventata e minacciata, la vittima aveva finito per confessare quanto subito a un compagno di scuola. L'uomo, arrestato, per mesi anche in carcere aveva respinto gli addebiti. In aula si è presentato però reo confesso.
L'atto di accusa comprendeva anche attenzioni perverse, ma più "soft", nei confronti di un'altra bambina. Il ministero pubblico aveva chiesto per il 30enne 7 anni e mezzo di detenzione e 12 di espulsione, mentre la difesa si era battuta per una riduzione della pena, facendo valere i disturbi evidenziati da una perizia.
Condannato per abusi su una bambina
Il Quotidiano 23.01.2020, 20:00