Una quota-parte del 70% per il cantone, sull'imposizione legata ai redditi dei frontalieri, rappresenterebbe un "risultato soddisfacente". È quanto ritiene Laura Sadis, con riferimento alle novità legate al nuovo accordo fra Svizzera e Italia per porre fine ai contenziosi fiscali fra i due paesi.
Il Ticino puntava tuttavia ad una quota del 80%. La ministra cantonale delle finanze osserva però, nella sua intervista rilasciata venerdì alle CSI, che "quando si tratta ci sono due parti" e che il Ticino evidentemente "mirava alto".
Più in generale, circa l'intesa destinata a sostituire quella risalente al lontano 1974, la consigliera di Stato rileva "indicazioni positive, che raccolgono gran parte degli auspici" formulati dal Ticino.
Vanno in questa direzione, sottolinea Sadis, l'introduzione del principio di reciprocità, una "migliore definizione del lavoratore frontaliero" e il nuovo orientamento verso "un'imposizione ordinaria sia in Svizzera che in Italia del reddito dei lavoratori frontalieri".
CSI/ARi
Dal TG20
17.01.2015:Tanti euro in più per i frontalieri
Dal TG20:
CSI 18.00 del 16.01.15 - Laura Sadis intervistata in studio da Sharon Bernardi