Una parte della stazione venne rasa al suolo dallo scoppio (keystone)

"Una cosa che resta dentro sempre"

La testimonianza di una ticinese che 40 anni fa era alla stazione di Bologna quando scoppiò la bomba

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"Eravamo andati in vacanza a Cattolica. Quando siamo arrivati a Bologna, il treno si è fermato in stazione. Volevo prendermi un panino dal finestrino e in quel momento c'è stata l'esplosione, non si è visto più niente". Comincia così il racconto di Marilena Mangili, ticinese che 40 anni fa con la famiglia e migliaia di altre persone si trovava sul luogo del più grave attentato su suolo italiano del secondo dopoguerra.

 

"Era pieno di fumo, c'era gente che gridava. Al momento non abbiamo capito cosa era successo, poi abbiamo realizzato. Sono scesa, ho visto sul marciapiede un signore con la valigia che aveva perso le due gambe. Hanno cominciato ad arrivare le ambulanze. Sotto il treno era rimasta incastrata una ragazza (...). Io la guerra non l'ho mai vista, ma lì era una cosa impressionante, che ti rimane dentro sempre e che continui a vederti davanti.".

40 anni fa la strage di Bologna

40 anni fa la strage di Bologna

TG 20 di domenica 02.08.2020

 
RG/pon
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