Cronaca

Dumping, iniziativa ricevibile in parte

Il testo del Movimento per il socialismo comprende un punto in contrasto con il diritto superiore, che il Gran Consiglio ticinese ritiene irricevibile

  • 17 febbraio 2014, 18:18
  • 6 giugno 2023, 13:50
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I costi di assunzione del personale sono destinati ad aumentare

  • KEYSTONE

L’iniziativa popolare legislativa “Basta con il dumping salariale in Ticino”, depositata nel 2011 dal Movimento per il socialismo (oltre 7'500 le firme raccolte) è stata dichiarata ricevibile solo in parte dal Gran Consiglio.

Il testo chiede il rafforzamento dell’Ispettorato cantonale del lavoro (con un ispettore ogni 5'000 persone attive) e l’allestimento di una statistica su contratti di lavoro e salari.

Chiede inoltre l’istituzione in ogni azienda di delegati al controllo dei salari e delle condizioni di lavoro. Questo punto, stando alla perizia del consulente giuridico del Legislativo cantonale (leggi a lato), è in contrasto con il diritto federale. La maggioranza del Gran Consiglio (il PS si è astenuto) ha quindi deciso di seguire il rapporto (redatto per la Commissione gestione e finanze da Sergio Savoia) dichiarandolo irricevibile.

"Forti solo con i deboli"

Il promotore dell’iniziativa Matteo Pronzini ha invano difeso il testo nel suo complesso. “Da una parte si è estremamente legalisti – ha detto –, poi però, prendiamo ad esempio il caso del Fox Town, negli ultimi due anni nessun deputato ha osato esprimere il minimo dubbio sul fatto che a Mendrisio ogni domenica si infrange palesemente la legge sul lavoro. Evidentemente si è forti con i deboli e deboli con i forti”.

Qualche deputato non ha resistito alla tentazione di affrontare i temi sollevati dell’iniziativa, a poco più di una settimana dal voto contro l’immigrazione di massa del 9 febbraio, ma questo compito verrà ripreso quando il Parlamento analizzerà il testo per la discussione politica di merito.

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Il nodo dei delegati

La perizia di Michele Albertini spiega che, anche se non retribuiti dall’azienda, ma dall’ente pubblico (in quanto collaboratori dell’Ispettorato del lavoro), questi delegati sarebbero formalmente dipendenti della ditta, e ciò è in contrasto con le norme federali sulla rappresentanza dei lavoratori nelle aziende.

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