Nel giorno in cui il nuovo direttore (da agosto) di Ticino Turismo si è presentato alla stampa, l'Ente turistico del Luganese ha inflitto una nuova stoccata nella vertenza che spacca il settore a livello cantonale.
Disaccordo con la direzione attuale
All'unanimità, il suo consiglio di amministrazione riunito ieri sera ha ribadito la volontà di "innescare una profonda riforma del turismo ticinese", che riduca fra l'altro a quattro gli enti sul territorio cantonale. Il messaggio lanciato, insieme all'omologo locarnese, con la rinuncia a presentare una candidatura per il rinnovo del CdA di Ticino Turismo è un gesto di dissenso nei confronti dell'attuale organizzazione, un gesto che l'Ente turistico del Luganese conferma in pieno.
Più autonomia
Nell'ottica di una riorganizzazione si auspica quindi che la riforma di legge in corso venga fermata e riparta su nuove basi. Le destinazioni che costituiscono "marchi forti devono essere messe in grado di sfruttare le proprie potenzialità a beneficio di tutti, sostenute da strutture operative professionali". L'ente dice quindi "no" a una centralizzazione delle risorse e a una loro ridistribuzione secondo criteri politici, pur negando di voler creare una spaccatura fra città, laghi e montagna. Un gruppo tecnico è stato costituito e incaricato di presentare proposte concrete.
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CSI 18.00 BOHRER - CDA LUGANO T. 19.07.12.MUS
RSI Info 19.07.2012, 20:03
CSI 18.00 - Lorenzo Quadri, al microfono di Gabriele Bohrer
RSI Info 19.07.2012, 20:03