Cultura e spettacoli

Sette viaggi nel reale

Il programma della Settimana della critica di Locarno

  • 14 July 2016, 16:18
  • 5 September 2023, 21:44
  • FESTIVAL FILM LOCARNO
  • INFO
Monk Of The Sea, uno dei film selezionati dalla Semaine 2016

Monk Of The Sea, tra i film selezionati dalla Semaine 2016

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Giro del mondo

Polonia, Thailandia, Kazakistan, Italia, Austria, Ucraina, Messico, Olanda, Tunisia, Svizzera, Repubblica Centrafricana: un periplo intorno al globo effettuato dalla 27esima edizione della Settimana della critica di Locarno, la sezione indipendente allestita (in piena armonia e spirito di collaborazione con il Festival) dall'ASGC sotto la guida del delegato generale Stéphane Gobbo.

Come d'abitudine ad essere presi in considerazione per la selezione sono soltanto i documentari. Il programma (5 al 12 agosto) si compone di sette titoli che sono previsti in prima proiezione al Kursaal di Locarno.

Gli affari prima di tutto

La sezione debutta il 5 agosto con il film olandese/tunisino Bezness as Usual, dove bezness è una storpiatura dell'inglese business. Un termine che allude alle tante storie sentimentali interessate vissute da giovani nordafricani ai tempi in cui il turismo in Tunisia era florido.

Le donne europee calavano con una certa disponibilità alle avventure e i ragazzi del luogo si comportavano da gigolò. Il tempo è passato, le storie d'amore sono finite e qualche volta in giro sono rimasti dei figli. Come il regista olandese Alex Pitstra (all'anagrafe Karim Alexander Ben Hassen), che compie un viaggio filmato di progressiva presa di contatto con suo padre.

Disastri quinquennali

Più che piani, erano veri e propri cataclismi programmati quelli messi in piedi dal regime sovietico intorno al Lago d'Aral: deviare i fiumi per far crescere il riso, questo il progetto, che a distanza di cinquant'anni ha ridotto quello che era il quarto bacino interno del mondo ad un decimo della sua dimensione.

L'Aral di domani, Sea Tomorrow, è quello che sognano e immaginano i tenaci abitanti delle rive - pescatori, contrabbandieri, scienziati, contadini - che lo raccontano alla regista kazaka Katerina Suvorova. Il film è previsto il 6 agosto.

Occhio svizzero, cuore africano

La regista Heidi Specogna, nata a Bienne e residente a Berlino, parte per un viaggio cinematografico duro e crudo che raggiunge la Repubblica Centrafricana. Obiettivo: far sì che non si dimentichi l'orrore vissuto nel paese tra il 2002 e il 2003, con gli eccidi perpetrati dalle truppe di Jean-Pierre Bemba.

Un percorso che si fonda su un taccuino scoperto per caso dall'autrice, il Cahier Africain del titolo. Proiezione il 7 agosto.

Giovani thai in cerca di sé

È un po' come per gli occidentali andare a servizio militare e può durare da pochi giorni a tutta la vita. Molti giovani thailandesi compiono un'esperienza di immersione spirituale nel buddhismo e diventano monaci temporanei.

È il caso di Ball, protagonista del film Monk of the Sea, di produzione polacca ma ambientato a Bangkok. Da una quotidianità fatta di sbronze con gli amici passa alla testa rasata, all'abito arancio e alla condivisione di frugalità con un monaco buddhista vero. Che però aveva iniziato esattamente come lui. Proiezione l'8 agosto.

Da giovane scapestrato a monaco buddhista: Monk of the sea

Da giovane scapestrato a monaco buddhista: Monk of the sea

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L'acqua alla gola

Se in Sea Tomorrow c'è un lago che scompare, nel messicano El Remolino invece si parla di inondazioni. Siamo in Chiapas, alle prese con le conseguenze della deforestazione. Un viaggio nella natura modificata dalle attività umane firmato dalla regista Laura Guerrero Garvín programmato il 9 agosto.

Un'inquadratura di El remolino

Un'inquadratura di El remolino

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Gesti rituali

Un bambino impegnato a imparare a memoria gesti e parole per la prima comunione. Sembra facile. Non sempre lo è per Nikodem, dieci anni, affetto da autismo. La sorella adolescente deve badare a lui e improvvisarsi amica, tutrice, genitrice al posto di papà e mamma, lui alcolizzato e lei partita a vivere altrove.

È Communion (When You Return) di Anna Zamecka, altro ennesimo interessante prodotto della scuola documentaristica polacca. In programma il 10 agosto.

La musica di sottofondo

L'idea del moldavo trapiantato in Austria Pavel Cuzuioc è stata semplice e brillante: seguire tre persone di quelle che tutti vedono e nessuno guarda. Sono gli addetti al guardaroba di alcuni grandi teatri d'opera. A Milano, a Vienna, a Odessa.

Lo sguardo si ferma con loro, al lavoro e nella vita quotidiana. E quindi la musica non si sente mai, se non lontana. Gli orchestrali nemmeno compaiono. Titolo Secondo me, proiezione locarnese l'11 agosto.

www.rsi.ch/cinema

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