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La nostra ospite di oggi è scultrice e pittrice, diplomata con il massimo dei voti alla Nuova Accademia di belle Arti di Milano, ma il vero motivo che l’ha portata sulla nostra arca radiofonica è che ha studiato anche al Conservatorio di Mantova. Vanessa Tagliabue Yorke è infatti una cantante di jazz creativa e sperimentatrice di linguaggi sonori diversi. Tra le sue esperienze più significative va segnalata la collaborazione con i Sousaphonix di Mauro Ottolini, documentata da quattro dischi pubblicati tra il 2012 e il 2016, e più in generale i suoi progetti nascono da interessi profondi e passano attraverso un attento lavoro di ricerca. Un ottimo esempio, in questo senso, è l’album “Contradanza” del 2015, scaturito da un periodo di studio sulla musica americana e cubana dell'Ottocento anche grazie all'incontro con il pianista americano Ethan Uslan. Nel 2017 esce “Nocturnes”, dedicato alla musica francese del Novecento e quindi ad Eric Satie, Maurice Ravel, Gabriel Fauré ed alla voce di Edith Piaf, in cui Vanessa collabora con un altro pianista, Paolo Birro, e dello stesso anno è anche “Fra la via Aurelia e il west”, un bel lavoro di rilettura delle canzoni di Francesco Guccini con l'orchestra sinfonica di SanRemo diretta da Vince Tempera che la vede protagonista accanto a Carmen Consoli, Roberto Vecchioni, John de Leo, Cristina Donà e altri. L’elenco dei suoi lavori potrebbe continuare, ma ne parleremo con lei tra un ascolto sbalestrante e l’altro della nostra babilonica scaletta.
Prima emissione domenica 22 dicembre 2019
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