Con questa serie di Arpeggi cogliamo l’occasione di indagare il complesso, articolato e atavico mondo delle tradizioni popolari italiane legate alla danza. Lo facciamo a partire dalle sue profonde radici antropologiche, analizzando le modalità di aggregazione sociale e la musica, naturalmente, che dei riti festosi e a volte solenni del ballo è il motore primigenio. In questo lungo viaggio, che in realtà non vuole essere esaustivo perché la materia è davvero ampia e la penisola italiana, da nord a sud, presenta un gran numero di tradizioni caratterizzate da elementi unici e molto diversi tra loro, la nostra guida d’eccezione sarà Placida Staro, meglio nota come “Dina”. Studiosa indipendente e inesauribile attivista culturale, Dina Staro è etnomusicologa, etnocoreologa e violinista della storica formazione dei Suonatori della Valle del Savena, ma è attiva anche come cantante in altri gruppi di musica popolare e antica. Ha pubblicato numerosi testi e saggi teorici ed etnografici sulle danze e sulle musiche tradizionali, tiene seminari di antropologia della danza in Italia e all’estero, è membro dell’International Council for Traditional Music e il Centro di Ricerca della Cultura Montanara di Monghidoro sull’Appennino Bolognese, dove risiede. Grazie alla sua passione e alla sua competenza, cercheremo di capire perché l’uomo sente da sempre il bisogno di riunirsi per il rito della danza, scopriremo quali sono le importanti eredità storiche delle varie tradizioni e impareremo a conoscere le forme musicali che le alimentano. Un itinerario sonoro ricco di materiale inedito, registrato sul campo e negli anni da lei stessa, e illuminato da esempi che ci propone dal vivo, con la sua voce e il suo violino e accompagnata dalle percussioni di Ricardo Tomba.
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