Claudio Sessa traccia il percorso artistico dell’alto e tenorsassofonista Sonny Stitt, musicista venuto alla ribalta con il be-bop e cresciuto con la successiva ondata dell’hard-bop.
Nato nel 1924, originario del Massachusetts, Stitt iniziò la carriera con l’orchestra di Billy Eckstine per poi entrare a far parte di quella di Dizzy Gillespie. Agli esordi fu enormemente influenzato da Charlie Parker, ma quando iniziò ad utilizzare il tenore il suo stile diventò più personale. Collaborò tra gli altri con Dexter Gordon, Gene Ammons, Bud Powell e JJ Johnson. Diresse numerose formazioni, alcune molto originali come quella con tre sax tenori nella frontline, insieme con il già citato Ammons e con James Moody. Negli anni ’70 fece parte della all stars chiamata “Giants of Jazz” accanto a Gillespie, Monk, Blakey e molti altri. La sua notevole discografia come leader annovera produzioni per Prestige, Atlantic, Verve e, a fine carriera, per Muse Records.
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