Colpo di scena

Dieci prime scene (di una commedia che non scriverò)

Originale radiofonico di Manlio Santanelli

Giovani attori di teatro

Da lunedì 31 maggio a venerdì 11 giugno 2021

con Cinzia Spanò e Luca Sandri
Regia Igor Horvat
Persa del suono sonorizzazione ed Editing Yuri Ruspini
Produzione Francesca Giorzi
(Nuova produzione 2021)


Riascolta qui le puntate

  • Dieci prime scena (1./10)

    Colpo di scena 31.05.2021, 15:30

  • Dieci prime scene (2./10)

    Colpo di scena 01.06.2021, 15:30

  • Dieci prime scene (3./10)

    Colpo di scena 02.06.2021, 15:30

  • Dieci prime scene (4./10)

    Colpo di scena 03.06.2021, 15:30

  • Dieci prime scene (5./10)

    Colpo di scena 04.06.2021, 15:30

  • Dieci prime scene (6./10)

    Colpo di scena 07.06.2021, 15:30

  • Dieci prime scene (7./10)

    Colpo di scena 08.06.2021, 15:30

  • Dieci prime scene (8./10)

    Colpo di scena 09.06.2021, 15:30

  • Dieci prime scene (9./10)

    Colpo di scena 10.06.2021, 15:30

  • Dieci prime scene (10./10)

    Colpo di scena 11.06.2021, 15:30

Questo testo radiofonico, che nasce dal desiderio di una pura e semplice voglia di scherzare con le strutture drammaturgiche, detto fra noi adombra, ma non più di tanto, la modica ambizione di additare agli ascoltatori un limite che, chi più chi meno, ci portiamo dentro un po’ tutti. Intendo riferirmi ad una sorta di incapacità di dare seguito a certe iniziative, che pure ci vedono alla partenza motivati e pieni di buona volontà. Il bricolage, la dieta, il decoupage, la palestra, la scuola di tango, il cineforum, tanto per citarne qualcuna.

Alvise e Leocadia, per quanti sforzi mettano in atto, per ben dieci volte falliscono nell’intento di andare oltre la prima scena della commedia che li vedrebbe protagonisti.

Volendo adoperare la fantasia, potremmo considerarli due crociati che, intenzionati a liberare il Santo Sepolcro, si mettono in viaggio dai loro rispettivi paesi d’origine ma, una volta arrivati al primo ostello, si attendano lì per una oscura quanto insuperabile incapacità di procedere. Incapacità a cui, costretti dal bisogno di sopravvivere, essi si sforzano di conferire di volta in volta il carattere di un limite oggettivo.

Che la colpa sia tutta di quel bussare alla porta, che chiude ciascuna delle dieci prime scene? O trattasi di un’obiettiva resistenza della realtà a farsi rinserrare dentro una struttura chiusa?

Ma è bene non caricare di significati un testo che, come abbiamo già detto, non è strutturato per veicolare messaggi e pistolotti, i quali andrebbero ben oltre la sua prima motivazione, ovvero il puro e semplice divertimento.

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