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Fiorentina di nascita, novarese d’adozione Lucilla Giagnoni ha iniziato il suo percorso professionale appena maggiorenne nella Bottega di Gassman a Firenze, a metà degli anni Ottanta approda a Torino con la compagnia del teatro Settimo diretta da Gabriele Vacis. Poi il percorso si fa più intimo, sviluppa grandi doti di narratrice e si occupa anche della stesura dei testi che mette in scena; com’è il caso di “Vergine Madre” suo spettacolo storico e di “Big Bang” che assieme all’ultima produzione “Apocalisse” (in onda a Pasqua) costituisce la Trilogia della Spiritualità. Autrice di trasmissioni radiofoniche per la RAI (come ”LUCILLA. G” di Radio 2 ) Lucilla Giagnoni riesce a “far suo il microfono” che non si frappone tra lei e il pubblico, ma permettere si portare l’ascoltatore a fianco dell’attrice.
Apocalisse s’ispira all’ultimo libro della Bibbia. Ciò che interessa è l’idea di svelamento e rivelamento che è il primo significato del termine greco. “Guarda”, “Racconta ciò che hai visto”, sono le indicazioni più frequenti date a Giovanni, il testimone-narratore. In un mondo di ciechi che credono di vedere e dunque, di sapere, il mistero si rivela solo a chi sappia guardare, a chi abbia occhi nuovi. Cecità e Rivelazione fanno immediatamente pensare ad un personaggio totemico nel teatro occidentale: Edipo. Il Testo Sacro che per i cristiani sigilla la serie dei testi biblici, e il testo teatrale che dà inizio ad ogni forma di indagine sull’Uomo, vengono posti in parallelo a raccontare che la fine dei tempi è in realtà un nuovo Inizio e una nuova Vita per chi impara a Vedere. È la storia dell’evoluzione della Coscienza: un bambino appena nato vede il mondo come un fenomeno incredibile in cui pian piano le cose si riempiono di senso. Questa è l’Apocalisse, una RiNascita.
Apocalisse
di e con Lucilla Giagnoni
Musiche: Paolo Pizzimenti
Tecnico del suono Lara Persia
(NUOVA PROD RSI 2013)
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