DOMENICA IN SCENA
Da domenica 08 a domenica 15 gennaio 2017 alle 17:35
Con: Antonio Ballerio, Gabriele Ciavarra, Claudio Moneta, Matteo Carassini, Massimiliano Zampetti, Christian Poggioni, Emanuele Santoro, Adele Raes (si pronuncia Raas), Diego Gaffuri, Cesare Ferrario, Enrico Bertorelli, Augusto di Bono, Alan Alpenfelt, e Roberto Albin.
Sonorizzato da Thomas Chiesa.
(Produzione Francesca Giorzi RSI Rete Due-2016).
Testo sostenuto dalla Fondazione Svizzera per la Radio e la Cultura.
Martire ed eroe confederato comandante di una prigione o criminale di guerra a capo di un campo di concentramento? Uomo rude e volgare o elegante ed educato? Laureato in medicina o abusivo omeopata? La storia di Henry Wirz può essere letta da punti di vista contrapposti ed è quello che faranno le due puntate del radiodramma dando la parola una volta all’accusa e una alla difesa.
Heinrich Hartmann Wirz, nato a Zurigo nel 1823, dopo gli studi in medicina approfondisce la materia a Parigi e Berlino. Parte per gli Stati Uniti d’America nel 1849 dopo la prematura morte della moglie e lasciando i suoi due figli in custodia ai nonni. Era il 1861 quando ci fu la chiamata alle armi per contrastare la decisione di Lincoln di abolire la schiavitù, sistema su cui si reggeva l’economia degli Stati del sud. Heinrich, che ora si chiamava Henry, si arruolò nella Compagnia A, IV Battaglione dei Volontari del Louisiana, Esercito degli Stati Confederati; venne assegnato dal Colonnello Persons alla prigione militare di Andersonville in Georgia, il 12 aprile del 1864.
Fu condannato a morte per crimini di guerra e impiccato a Washington DC nel 1865 con l'accusa di essere stato responsabile della morte di oltre 13mila prigionieri di guerra, primo americano giustiziato per crimini di guerra.
Ma la sua storia è tutt'oggi oscura e cosparsa di ambiguità: è davvero stato un brutale sadico, paragonabile al burocrate nazista Adolf Eichmann, o piuttosto un capro espiatorio dell'intera guerra civile americana? Ancora oggi è considerato un martire negli Stati Uniti del sud e un mostro negli Stati Uniti del nord.
Il processo a Henry Wirz è uno sceneggiato radiofonico in due atti che indaga i motivi della migrazione di uno svizzero nel IXX secolo e gli aspetti che hanno accompagnato la sua ricerca di una nuova identità in un paese nuovo ed esso stesso fragile.
La prima parte, in onda oggi, presenta la tesi dell’accusa, la prossima settimana quelle della difesa.