"I sogni sono mossi non dalla ragione, ma dal desiderio, non dalla testa, ma dal cuore. Allora feci questo sogno, il mio sogno del tre novembre! Loro adesso mi prendono in giro dicendo che si è trattato soltanto di un sogno. Ma non è forse lo stesso che si sia trattato di un sogno oppure no, se questo sogno mi ha rivelato la verità?"
Il Sogno di un Uomo Ridicolo è un racconto all'apparenza estremamente pessimista ma che nasconde in realtà una velata speranza totalizzante. Mette in scena un'umanità spiritualmente oppressa che cerca la salvezza individuale e sociale. Testo complesso, affascinante, intimo e brutale. Rappresentazione filosofica e ideologica di ciò che l'uomo è, che è stato, e che potrebbe diventare, in cui chiunque può ritrovare pezzi della propria vita, se non l'essenza stessa del proprio precario essere al mondo. Uccidersi per restare in eterno. È la ricerca folle di un senso ultimo, è la speranza utopica di una concreta lotta per la riqualificazione di un'umanità annientata dall'odio reciproco, dal rancore, dalla stupidità, proiettata verso la propria inevitabile autodistruzione. Un viaggio, necessariamente onirico, di un uomo disperato, indifferente a tutto e insensibile alla sua stessa sorte terrena. Nel suo viaggio, il protagonista incontra un'umanità pura e assoluta, che non conosce il male né il dolore, e proprio per questo spaventosa e angosciante, di una bellezza ineccepibile e troppo alta per essere vissuta realmente. Realizza che l'infelicità dell'uomo, la sofferenza, la solitudine, non sono condizioni per lui naturali, ma cattive conquiste fatte nella sua storia. Lui ha capito quale sia la via per la salvezza, per la redenzione, e ha deciso di predicarla, pur cosciente che questa via non è percorribile, che il progetto per la salvezza è irrealizzabile. Il sogno di un uomo ridicolo di Fedor Dostoevskij, spettacolo nella Rassegna SOLOinscena con l’adattamento l’ interpretazione e la regia di Emanuele Santoro, è stato registrato il 6 ottobre 2013 da Angelo Sanvido al Teatro il Cortile di Viganello.
Il sogno di un uomo ridicolo
di Fedor Dostoevskij
Adattamento, interpretazione e regia di Emanuele Santoro
Dal Teatro il Cortile - Rassegna SOLOinscena