Jacopo Ligozzi è nato a Verona nel 1547 e discende da una famiglia di ricamatori milanesi, svolse una iniziale attività in terra veronese, spostandosi però ben presto a Firenze dove nel 1577 è documentata la sua presenza presso la corte granducale di Francesco I e dove rimarrà stabilmente fino alla morte, nel 1627, impiantando una solida bottega.
L'esposizione fiorentina (a Palazzo Pitti, presso la Galleria Palatina fino al 28 settembre) si organizza in sezioni tematiche, a partire dai primi tempi presso la corte medicea, dalla quale Jacopo si fece apprezzare fin dal suo arrivo come disegnatore di naturalia, attraverso la raffinata produzione di disegni acquerellati o lumeggiati in oro (illustrati in mostra da una scelta di fogli provenienti dal nucleo del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi) e successivamente come ritrattista (in particolare il bel ritratto femminile oggi agli Uffizi, e lo splendido Ritratto di Maria Gonzaga del Museo Nacional di Lisbona), ma anche sapiente regista di insiemi decorativi. Jacopo fu inoltre pittore di storia, in occasione dell'allestimento dei grandi dipinti su lavagna nel soffitto del Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio o ancora per gli apparati in occasione delle nozze di Ferdinando I e Cristina di Lorena.
Geronimo Arte ha incontrato Lucilla Conigliello, tra i curatori della mostra.
Enrico Bianda

Jacopo Ligozzi, pittore universalissimo
Geronimo 04.09.2014, 09:06
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