GERONIMO
Storia
di Brigitte Schwarz
Lunedì 30 giugno 2014 alle 11:35, replica alle 23.33 e domenica alle 08.35
Uno dei capitoli più drammatici dell’estate del 1914 riguarda l’agonia e la morte dell’Internazionale socialista, l’associazione che fin dal 1889 coordinava le iniziative dei partiti socialisti europei. L’Associazione, nota anche sotto il nome di Seconda Internazionale, professava princìpi antimilitaristi e anti-imperialisti, in un’epoca in cui tutte le potenze europee mobilitavano risorse ed eserciti per ritagliarsi un posto al sole in Africa o nell’estremo Oriente. Una politica di potenza che presupponeva un’incessante corsa al riarmo.
All’analisi di questo stadio del capitalismo si dedicarono le migliori menti della socialdemocrazia, soprattutto quella tedesca, la più potente e organizzata, anche sul piano teorico. Ancora nel 1912, a Basilea, tutti i delegati socialisti si schierarono compatti contro il virus militarista che stava infettando anche il movimento operaio. Una compattezza fragile: due anni dopo il fronte si sfaldava al richiamo dei nazionalismi dei singoli paesi e imperi. Com’era potuto accadere? Ne parliamo con gli storici Max Hastings, Tommaso Detti e Stefano Caretti.
Orazio Martinetti

Guerra alla guerra: l’Internazionale socialista di fronte al conflitto
Geronimo 30.06.2014, 15:26
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