Storia

Il bosco incantato

di Orazio Martinetti

  • 30.11.2015, 12:35
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GERONIMO Storia
Lunedì 30 novembre 2015 alle 11:35
Replica domenica 06 dicembre alle 08:35

Prima le piogge acide e il bostrico, poi il calo dei prezzi e la chiusura di numerose segherie alpine: il bosco, nella Svizzera italiana, non conosce requie. Eppure avanza, inghiottendo pascoli, campi, vigneti e terreni prima coltivati. La progressione boschiva sarebbe da salutare con favore, come antemurale in funzione anti-cementificazione. Il realtà il bosco è sempre meno curato, e questa mancanza di attenzione non è estranea ai processi di erosione in corso. Non meglio andarono le cose nell’Ottocento, allorché furono avviate campagne di taglio che gli osservatori dell’epoca giudicarono scriteriate, tali da compromettere la sicurezza dei villaggi situati a valle.

Eppure il bosco è stato per secoli un prezioso giacimento per le popolazioni locali. La prova della sua importanza è data dai numerosi documenti redatti per regolamentare l’accesso alle sue risorse. Infatti l’usufrutto non era libero, ma rigidamente disciplinato.

Dei boschi e della loro funzione protettiva si occupa il libro di Mark Bertogliati: “Dai boschi protetti alle foreste di protezione”, un’indagine su come le comunità locali gestirono le risorse forestali dal 1700 al 1950.

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