GERONIMO Storia
Lunedì 8 giugno 2015 alle 11:35
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Una geografa per la storia
Storia 08.06.2015, 13:35
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Nel 1973 usciva, presso l’editore Einaudi, un libro che nel suo campo avrebbe fatto epoca: Una geografia per la storia”. Ne era autore Lucio Gambi, uno studioso che è stato definito “il più storico tra i geografi e il più geografo tra gli storici”. In ogni caso una figura originale, che sottoponeva la concezione tradizionale della geografia ad una revisione radicale, accogliendo nella disciplina il contributo delle scienze umane: sociologia, antropologia, economia.
Teresa Isenburg rimase folgorata dalle ricerche di Lucio Gambi, adottandone subito il metodo e lo stile d’indagine: la necessità di tener conto, perlustrando un determinato territorio, sia dello “spazio” che del “tempo”. Un approccio dunque non statico, come accadeva con i vecchi schemi descrittivi, ma dinamico e bidimensionale, nel solco tracciato nel dopoguerra da Fernand Braudel, il padre riconosciuto della “geostoria”. Docente di geografia umana prima a Bologna e poi a Milano, Isenburg si è occupata dapprima delle risorse idriche nella val Padana e in seguito della geografia politica ed economica del Brasile, sua terra d’elezione.