Il giardino di Albert
Giovedì 22 settembre 2016 alle 11:35
Replica alle 23:33
Replica sabato 24 settembre 2016 alle 18:00
Avicenna: un persiano da Nobel
Il giardino di Albert 22.09.2016, 13:35
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Siamo a ridosso dell’anno Mille, nei pressi di Bukhara, la capitale persiana, uno dei centri più famosi del mondo islamico; il giovanissimo Ibn Sîna, che già eccelle in letteratura, geometria, calcolo indiano e conosce il Corano a memoria, mai sazio di sapere, comincia a divorare opere di medicina, metafisica, diritto. Così, a soli diciassette viene chiamato come medico alla corte del sovrano Nûh ibn Mansur e lo guarisce da un male che lo tormentava. Per tale motivo gli vengono aperte le porte della ricca biblioteca reale, dove potrà studiare ulteriormente e approfondire quanto desidera, tanto che a diciotto anni, così scrive lui stesso, conosceva ogni scienza, con una spiccata attitudine per la medicina in particolare. In questo ambito scrive quella che per secoli è stata considerata, anche in Occidente, la Bibbia dei medici (Il canone della medicina), e ha delle intuizioni straordinariamente moderne: per esempio nella cura dei tumori e nella medicina psicosomatica. Ma Avicenna, questo il suo nome latinizzato, fu anche filosofo, e studioso che spaziò dalla logica all'antropologia, fino alle definizioni della natura. Nessun pensatore islamico ha esercitato un'influenza più profonda e duratura sulla storia del pensiero orientale, e non solo : le sue opere per secoli fecero infatti da ponte tra la cultura Occidentale e quella Orientale; e non è un caso che assieme ad Averro sia l’unico filosofo musulmano a comparire nella Divina Commedia di Dante. Nel Giardino di Albert di giovedì 22 settembre, Olga Lizzini docente di Filosofia dell’Islam medievale all’università di Amsterdam ed esperta di Avicenna, ci guiderà alla scoperta di questa figura poliedrica e geniale, il cui pensiero è di una straordinaria attualità e modernità.