Salvador Sobral
La Recensione

Salvador Sobral, "Paris, Lisboa", Warner Music Spain S.L.

di Franco Fabbri

  • 10.12.2019
  • 29 min
  • Keystone
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Salvador Sobral, portoghese, ha iniziato la sua carriera partecipando a contest televisivi, ben lontani dallo spirito della canzone d’autore brasiliana (Buarque, Veloso) nella quale si era formato. Per quella strada è arrivato all’Eurofestival del 2017. Nessuno avrebbe mai previsto che quel ragazzo sofferente, cantando nella propria lingua una canzone non ballabile (scritta dalla sorella), potesse andare oltre gli ultimi postidella graduatoria. Invece vinse con un record di voti: evidentemente c’era in quella canzone e in quell’interpretazione qualcosa di così potentemente diverso dai lustrini festivalieri e dall’inglese stereotipato di quasi tutti i partecipanti che le giurie e il pubblico dell’Eurovisione dovettero inchinarsi. Paris, Lisboa, uscito nel 2019, è destinato a raccogliere i frutti di quella notorietà, dopo un trapianto di cuore che harestituito Sobral alla vita. Un album all’altezza dei maestri.

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