LASER
Mercoledì 18 ottobre 2017 alle 09:00
Cade la replica delle 22:35 per la diretta della serata ProGrammatica
Questo documentario prova a cambiare rotta, ad abbandonare gli stereotipi e l’ovvietà dei luoghi comuni. Non è un racconto sulla disabilità visiva, ma sulle esperienze tattili, olfattive e sonore di persone che hanno affrontato il “buio” e si sono impegnate nel decostruire stereotipi e pregiudizi. Essere ciechi non significa essere inabili, consente di avere un progetto di vita al di là del limite.
I protagonisti di questo racconto non sono gli auvegles di Baudelaire, “simili a manichini”, “strani come sonnambuli” ma persone in grado di raggiungere la propria autonomia e di ottenere risultati di rilevante valore umano e professionale.
La cecità fa ancora paura, crea imbarazzo, indifferenza, disagio. Il vedente non sa come aiutare il cieco. Si rende conto che non è “visto” e questo lo spiazza.
Le immagini dominano in maniera incontrastata, difficilmente si esplorano dimensioni altre, sensoriali e mentali.
"Oltre gli occhi" propone un viaggio che ha come meta non un’utopia consolatoria, ma il superamento degli ostacoli dovuti non solo alla cecità, ma anche alla cultura corrente.
La cena è un’esperienza sensoriale, un’occasione per scoprire qualcosa in più di un mondo troppo spesso ignorato o frainteso. Un modo per superare insieme l’imbarazzo, per non cadere in quel disagio che porta a volte a percepire la cecità come una “non dimensione”. Una maniera intima per suggerire alla comunità dei vedenti, attraverso una esperienza di condivisione, come rapportarsi con il cosiddetto “silenzio da immagine”.
Si basa sull’incontro, sulla costruzione di un interstizio di comunicazione fra due communitas provvisorie di vedenti e ciechi che si scambiano “dritte” sull’arte di vedere oltre le barriere materiali e mentali. Punta sui quattro sensi e non su ciò che manca: la vista, utilizza la memoria, il ragionamento in modo diverso”.
Si ringrazia tutto lo staff della Unitas Associazione ciechi e ipovedenti della Svizzera italiana e del Centro diurno Casa Andreina di Lugano per la disponibilità al confronto e la calda accoglienza riservataci durante i nostri incontri alla sala Moscacieca.
Per maggiori informazioni scrivi a moscacieca@unitas.ch