Qualche anno fa, in occasione del trentesimo anniversario della scomparsa di Cathy Berberian, abbiamo chiesto a Cristina Zavalloni di rendere omaggio, a modo suo, alla grande cantante statunitense di origini armene.
Da molti definita la “Callas dell'Avanguardia” o “Cant'Attrice”, la Berberian ha senza dubbio rivoluzionato la forma del recital ed è stata musa ispiratrice, laboratorio vivente per tanti artisti della cosiddetta Avanguardia, che hanno scritto espressamente per lei e la sua camaleontica personalità vocale, fra questi in primis Luciano Berio, suo compagno anche nella vita, ma anche Bruno Maderna, John Cage, Sylvano Bussotti e Igor Stravinsky. Il suo gusto per la parola, la dizione, il teatro, l'imitazione e per lo spettacolo in sé ne fanno un'artista unica, dotata di un carisma e una presenza scenica indimenticabili, una delle più importanti cantanti-musiciste di tutti i tempi, dotata di una duttilità vocale e mentale tale da permetterle di passare da uno stile e da un repertorio all'altro in modo ironico e sorprendente.
A sua volta cantante versatile e camaleontica, da molti considerata l'erede della Berberian, chi se non Cristina Zavalloni poteva renderle omaggio raccontandoci di lei e della sua carriera artistica? Cinque puntate in cui la Zavalloni ci offre storici ascolti del canto di Cathy, ed è un racconto arricchito dal personale rapporto della vocalist italiana con il repertorio della Berberian, alla quale ha dedicato concerti e spettacoli in compagnia del pianista Andrea Rebaudengo.
Per i 30 anni dalla morte di Cathy i due musicisti sono stati da noi invitati a registrare alcuni brani da questo repertorio nell'Auditorio Stelio Molo della radio. Li sentiremo a complemento e in chiusura di ogni puntata di questo ciclo.
Scopri la serie
https://www.rsi.ch/s/702496