“Enfant prodige” dallo straordinario talento e vincitore del 56° Premio Paganini nel 2021, Giuseppe Gibboni è un violinista di impagabile destrezza. Uno dei suoi maestri, il leggendario Salvatore Accardo, ha riconosciuto in lui «una intonazione perfetta, una tecnica strabiliante in tutti i suoi aspetti, un suono molto affascinante e una musicalità sincera». Per il suo debutto al LAC, domani, mercoledì 14 maggio alle 20:30, assieme al pianista Ingmar Lazar, ha scelto un programma tutto all’insegna del Romanticismo: la Sonata n. 3 di Brahms, la Sonata F.A.E. – composta da Dietrich, Schumann e Brahms per il celebre violinista e amico Joseph Joachim – e il Rondò in si minore di Schubert. Sarà proprio il violinista a parlarci di queste pagine e del suo duo con Lazar al microfono di Alessandro De Rosa.
Giuseppe Gibboni, violino
Ingmar Lazar, pianoforte
Johannes Brahms
Sonata per violino e pianoforte n. 3 in re minore, op. 108
Albert Dietrich, Robert Schumann e Johannes Brahms
Sonata F.A.E. per violino e pianoforte
Franz Schubert
Rondò per violino e pianoforte in si minore, D 895
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