Reteduecinque
Giovedì 02 agosto 2018 alle 20:00, in diretta da Bayreuth
La nuova produzione del Festival di Bayreuth 2018 è un tormentato "Lohengrin", affidato alla bacchetta del "magnifico" e composto Christian Thielemann, nonché alla direzione registica di un giovane americano, Yuval Sharon, che è anche il primo regista americano chiamato a Bayreuth. Un po' in affanno, dovendo sostituire il lettone Alvis Hermanis, che ha lasciato la produzione con i lavori per le scene (dei pittori Neo Rauch e Rosa Loy) già abbondantemente avviati ed ereditati successivamente da Sharon. Nel ruolo del protagonista canta Piotr Beczala, in sostituzione dell'annunciato Roberto Alagna, che non avrebbe imparato la parte per tempo, mentre a impersonare Elsa è la collaudata Anja Harteros, affiancata da una eccezionale - in scena solo per questa stagione- Waltraud Meier nel ruolo di una inimmaginabile Ortrud positiva. Il re Enrico è interpretato da Georg Zeppenfeld che da anni a Bayreuth è una presenza fissa e sicura.
È un Lohengrin senza navicella e senza cigno, quello di Sharon, una specie di Prometeo che porta alla comunità brabantina il dono dell'elettricità, un leader pieno di contraddizioni che non riesce ad applicare i valori in cui crede alla vita privata, cioè al rapporto con Elsa. Ed è una scena tutta giocata sui toni del blu quella che accoglie lo spettatore nel primo atto, poi inondata dall'arancio improvviso della luce elettrica portata da Lohengrin stesso.
Altro evento di notevole portata mediatica è la presenza di Placido Domingo nel ruolo di direttore d'orchestra, alle prese con Die Walküre, di cui diciotto anni fa era stato protagonista nel ruolo di Siegmund insieme a Waltraud Meier in quello di Sieglinde. L'allestimento è quello notevolissimo del Ring di Frank Castorf, andato in scena la prima volta nel 2013 in occasione del bicentenario della nascita di Richard Wagner.