Oggi, la storia

Bellinzona diviene confederata

di Denise Tonella

  • 21.04.2015, 09:05
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Monumento in ricordo della Battaglia di Giornico

  • Wikipedia
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Oggi, la storia 21.04.15

Oggi, la storia 21.04.2015, 07:05

Al Landesmuseum di Zurigo è al momento in corso una mostra temporanea sulla Battaglia di Marignano avvenuta nel 1515. A cinquecento anni di distanza l’esposizione ripercorre cause e conseguenze della cosiddetta “battaglia dei giganti”, combattuta per ottenere il dominio su Milano. Mi vorrei soffermare oggi su uno dei temi trattati nella mostra: le campagne transalpine confederate per la conquista dei territori appartenenti all’odierno Ticino e il momento in cui Bellinzona diviene confederata.

Sin dal XIV secolo la Svizzera centrale e in particolare i Paesi forestali erano interessati alle relazioni commerciali con il sud. I commercianti svizzeri volevano ottenere esenzioni daziarie e facilitazioni commerciali fino a Como e Milano. Dopo la morte del duca di Milano Gian Galeazzo Visconti nel 1403, Uri e Nidvaldo si erano spinti a sud e avevano stretto un’alleanza con la Leventina. Questo primo risultato era stato annullato dalla riconquista della valle da parte dei Milanesi nel 1422. I cantoni della Svizzera centrale erano rimasti però intenzionati a impadronirsi delle vallate superiori fino a Bellinzona, per poter controllare i dazi e le strade. Nella Battaglia di Giornico del 1478 – conosciuta anche come battaglia dei Sassi Grossi – i Confederati conquistano definitivamente la Leventina, che passa sotto dominio urano. Un passo importante per la politica d’espansione nell’area prealpina perseguita dai Confederati viene compiuto nel 1500, quando Bellinzona, minacciata dai Francesi che hanno appena conquistato il ducato di Milano togliendolo agli Sforza, chiede protezione ai Confederati. Bellinzona diventa baliaggio comune di Uri, Svitto e Nidvaldo. La città viene ufficialmente concessa ai tre cantoni dal re francese Luigi XII con la pace di Arona dell’aprile del 1503.

La perdita del borgo che con i suoi castelli controlla l’accesso meridionale ai passi del San Gottardo, San Bernardino e Lucomagno significa per il ducato di Milano privarsi di un vasto complesso fortificato, e con esso di un’importante postazione difensiva alla frontiera settentrionale. Per la Confederazione, Bellinzona rappresenta una pietra miliare per proseguire l’espansione a sud delle Alpi. Nel 1512, durante la spedizione di Pavia per allontanare i francesi dall’Italia settentrionale, i Confederati estendono i loro domini nel Ticino fino a Locarno, comprese Vallemaggia e Val Verzasca, Lugano e il Mendrisiotto. Con la Pace perpetua del 1516 stipulata dopo la battaglia di Marignano, il re francese conferma ai Confederati le loro conquiste determinando di fatto le frontiere attuali del Ticino.

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