Oggi, la storia

Elisabetta Tudor e Maria Stuarda: già un rapporto problematico

Rete Due, venerdì 3 ottobre, 07:05

  • 3 October 2014, 07:05
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Maria Stuarda durante la prigionia, 1575

  • Wikipedia

Oggi, la storia 03.10.14

Oggi, la storia 03.10.2014, 07:05

Ricevo un messaggio post referendum da un’amica di Edimburgo, un curioso mix di delusione e di sollievo. Il rapporto problematico fra i due stati, Inghilterra e Scozia, ha radici lontane: vi propongo di tornare indietro di 400 anni, alle due regine Elisabetta Tudor e Maria Stuarda. Nella notte del 24 marzo 1603 i messaggeri del Consiglio reale partono a cavallo da Londra portando in tre giorni a Edimburgo la notizia della morte di Elisabetta a Giacomo re di Scozia che aspettava impaziente. Sul letto di morte la regina lo aveva designato erede al trono di Inghilterra. Da allora per più di cento anni Inghilterra e Scozia furono unite unicamente nel “corpo del re”: due regni e due parlamenti e un re in comune. La nota tragica della vicenda è che Maria Stuarda madre di Giacomo quindici anni prima era stata condannata a morte da Elisabetta. Un coro di proteste si era levato allora dai regnanti d’Europa: Maria era il primo sovrano per diritto divino ad essere condannato a morte e il vulnus alla sacralità regale sgomentava. Più interessanti di Giacomo, che da Londra in Scozia non tornerà più, sono le due protagoniste della storia, Elisabetta e Maria, rivali in politica e anche in amore. L’affascinante Elisabetta spregiudicata e prudente - Shakespeare la chiama “la bella Vestale sul trono in terra di Occidente" - si liberò energicamente dei suoi nemici come Filippo di Spagna e diede il via all’età d’oro della cultura inglese. Rifiutò tutti i pretendenti alle nozze, inglesi francesi spagnoli, ma accolse e favorì non pochi amanti. Maria Stuart nata in una terra “dove il tempo si era fermato e la ricchezza veniva ancora contata in pecore” (Zweig), più che alla storia politica appartiene a quella del teatro, della musica e della poesia d’amore. Giovanissima fu cantata da Ronsard, nell’Ottocento sarà protagonista di una tragedia di Schiller e poi di un’opera di Donizetti. I romantici l’amavano naturalmente: bionda, bella, suggestionabile, pronta ad abbandonarsi alla passione Maria fu in politica imprudente e fragile. E infine, tutta vestita di seta rossa, cadde sotto la scure del boia, vittima dell’ altra regina astuta e crudele.
Mariateresa Fumagalli Beonio Brocchieri

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