
Oggi, la storia 14.04.15
Oggi, la storia 14.04.2015, 07:05
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Nel mondo attuale l'esperienza della simultaneità è un fatto consueto: anche se indirettamente, possiamo infatti partecipare in tempo reale a eventi lontani grazie alla radio, alla TV e a Internet. È così per le partite di calcio in mondovisione, ad es., ma fu così anche per le immagini dell'attentato alle Twin Towers dell'11 settembre 2001.
In altre parole noi possiamo percepire il presente come uno spazio in cui avvengono contemporaneamente cose diverse in luoghi diversi. Ma non è stato sempre così. Per la maggior parte della storia gli uomini hanno avuto notizia degli eventi lontani quando ormai appartenevano al passato. Il loro presente era cioè molto differente dal nostro, quasi una successione nel tempo di singoli avvenimenti locali.
Quando e come è avvenuto questo cambiamento? La risposta ci rimanda ai primi esperimenti di radiotelegrafia fatti alla fine dell'800 da Guglielmo Marconi, che nel 1901 riuscì a trasmettere un messaggio a 2.000 miglia di distanza. 11 anni dopo la possibilità di sperimentare simultaneamente eventi lontani consentita dal telegrafo via etere ebbe una drammatica conferma quando il 14 aprile 1912 la nave più grande del mondo sbatté contro un iceberg e affondò. Sto parlando del Titanic, il cui SOS fu captato contemporaneamente da una dozzina di navi. Quasi tutte erano però troppo distanti e nessuna poté arrivare sul posto prima che il piroscafo si inabissasse, portando con sé 1.500 passeggeri. Una sola era abbastanza vicina, ma in quel momento non era in contatto radiotelegrafico. L'impressione destata dalla tragedia del Titanic sollecitò lo sviluppo di comunicazioni via etere più efficienti, che collegarono in una rete istantanea mondiale navi e stazioni terrestri. Ciò permise di prevenire o alleviare più spesso simili catastrofi. Il radiotelegrafo fu anche la tecnologia che consentì di sincronizzare un orario unificato mondiale: nel 1913, per la prima volta, la Torre Eiffel trasmise un segnale orario a tutto il pianeta.
Se oggi a volte abbiamo la fastidiosa impressione di essere sommersi da un eccesso di comunicazioni in tempo reale, insomma, è sempre bene non dimenticare i vantaggi dell'innovazione tecnologica.