Oggi, la storia

La grande guerra e la periodizzazione nella storia

di Tommaso Detti

  • 11.11.2014, 08:05
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I delegati alleati dopo la firma dell'armistizio di Compiègne ceh decretò la fine die combattimenti della Grande Guerra

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Oggi, la storia 11.11.14

Oggi, la storia 11.11.2014, 07:05

L'11 novembre 1918 fu firmato l'armistizio che pose fine al primo conflitto mondiale, di cui ricorre quest'anno il centenario. Anche se i mass media ne hanno già parlato molto, vorrei tornare sull'argomento perché si tratta di un evento "periodizzante". Ma che cos'è una periodizzazione? È una procedura abituale per gli storici, ma meno per i non addetti ai lavori, che consiste nell'individuare nel passato dei momenti di cesura e di svolta tali da distinguere un'epoca dall'altra perché dotata di caratteristiche molto diverse.

La grande guerra è uno di essi. Fu un conflitto senza precedenti per numero di combattenti e di vittime. Cancellò dalla carta geografica quattro grandi imperi: quello russo con la rivoluzione del 1917, quello tedesco, quello turco e l'Austria-Ungheria. Inaugurò la moderna società di massa, tenendo anche a battesimo regimi totalitari di tipo nuovo come il fascismo, il nazismo e il comunismo. Interruppe infine un'epoca di globalizzazione dovuta a un impetuoso sviluppo di movimenti di merci, capitali e uomini attraverso le frontiere, aprendo una fase di deglobalizzazione che durò fino al 1945.

In questo quadro non mancano tuttavia elementi di contraddizione. Mondiale sì, ma combattuto in gran parte in Europa, quel conflitto pose fine alla globalizzazione ottocentesca soprattutto nell'Occidente, che ne era stato l'epicentro: interruppe ad esempio la grande emigrazione dall'Europa alle Americhe, ma non quelle altrettanto corpose che attraversavano l'Asia. Più in generale, se proviamo a guardare la grande guerra da punti vista per noi meno usuali, il suo valore periodizzante risulta molto maggiore per l'Occidente che per l'Asia e per l'Africa.

Le periodizzazioni svolgono insomma una funzione essenziale per comprendere il passato, ma quanto più hanno un carattere generale, tanto più sono approssimative. Ciò non significa che guerra conclusasi l'11 novembre 1918 non sia stata un momento di svolta molto importante. Vuol dire solo che dovremmo sforzarci di non guardare al passato in una prospettiva eurocentrica, se non vogliamo averne un'immagine distorta. E ciò a maggior ragione in un mondo globalizzato come quello nel quale viviamo.

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