Oggi, la storia

La via delle genti

di Piero Stefani

  • 06.04.2016, 09:05
Valle Leventina

Una veduta aerea della Valle Leventina, nei pressi di Lavorgno, nel Canton Ticino.

  • Keystone

Oggi, la storia
Mercoledì 06 aprile 2016 - 07:05

Oggi, la storia 06.04.16

All'inizio del decimo capitolo del libro di Geremia il profeta ordina ai giudei di non imparare la via delle genti. Almeno le cose suonano così se traduciamo alla lettera l'ebraico, dérekh goyìm. Il suo senso però è chiaramente metaforico. In quei versetti si parla infatti in tono sarcastico dell'idolatria. Gli idoli sono paragonati a uno spauracchio in un campo di cetrioli; sono semplici spaventapasseri privi di parola. Le genti, vale a dire i non ebrei, qui non godono di buona fama.

Per chi abita o in val Leventina o sull'altro versante del San Gottardo l'espressione «via delle genti» conserva un suono antico, tuttavia in questo caso non si è nell'ambito della metafora. Ora si tratta di una strada vera e propria percorsa quanto meno a partire dal XIII secolo. Strada? In realtà fino all'Ottocento si trattava in sostanza di una mulattiera, comoda per le persone perché abbreviava il percorso, ma molto meno pratica per le merci che dovevano essere trasportate a dorso di mulo. In conclusione, via delle genti perché adatta più alle persone che alle cose.

Della storia di questi territori si occupò in modo approfondito, compulsando archivi comunali e parrocchiali, padre Angelico Cattaneo, un cappuccino ticinese nato il 6 aprile del 1769. Oltre alle sue erudite ricerche storiche, la valle Leventina gli deve anche qualcosa di concreto: grazie alle sue conoscenze, il religioso riuscì a farle giungere sostanziosi aiuti in occasione dell'alluvione del 1834. Quando fu provinciale del Ticino padre Cattaneo lottò contro la rilassatezza dei costumi dei suoi confratelli; da quell'azione moralizzatrice sorsero inevitabili contrasti che indussero p. Angelico a trasferirsi nel convento cappuccino di Locarno dove morì nel 1847. Anche quando non si è profeti, prendersela con i propri confratelli riserva spesso amare sorprese. Per trovare un po' di serenità perché non immergesi allora in qualche vecchio archivio?

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