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Jukebox 900

Roberto Favaro: Milleuno Ballestrini

di Claudio Farinone

  • 27.10.2019
  • 56 min
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Poesia e musica di uno dei più grandi poeti della neoavanguardia

Al grande poeta, scrittore e intellettuale Nanni Balestrini, artefice della stagione più intensa della neoavanguardia letteraria del secondo dopoguerra, è dedicata la nuova puntata di "Jukebox900" in compagnia del musicologo Roberto Favaro. Balestrini, scomparso il 20 maggio di quest’anno all’età di 83 anni, ha rappresentato una delle voci più originali della scrittura sperimentale e di ricerca, partecipando da protagonista, insieme ad altri grandi esponenti di quella generazione di artisti come Edoardo Sanguineti, Elio Pagliarani e Alfredo Giuliani, ai movimenti avanzatissimi dei Novissimi e del Gruppo ’63, non a caso sorto, quest’ultimo, nell’ambito delle “Settimane Internazionali di Nuova Musica di Palermo”, autentico incrocio e punto di snodo tra la musica e le altre arti nel corso degli anni Sessanta. E proprio alle molteplici relazioni del Balestrini poeta con la musica è dedicato il percorso proposto da Roberto Favaro, studioso da sempre attento ai rapporti tra arte dei suoni e letteratura. Il viaggio tra parole e composizione porta così a evidenziare l’unicità dell’esperienza artistica di Balestrini il cui coinvolgimento musicale si articola, nel corso di oltre cinquant’anni, in varie modalità: come spiega Favaro proponendo affascinanti ascolti tratti dall’audiolibro apparso nel 2007 con il titolo di "Milleuna: parole per musica”, si va dalla scrittura di testi per musica sul fronte della più qualificata ricerca compositiva, con l’esempio altissimo di Contrappunto dialettico alla mente di Luigi Nono, alle tante esperienze sperimentate con musicisti di varia estrazione che hanno messo in musica testi e parole del poeta milanese, come, tra gli altri, lo straordinario sperimentatore vocale Demetrio Stratos, il cabarettistico e irresistibile Paolo Rossi su musiche di Vinicio Capossela, lo strepitoso talento attorale di Antonio Rezza, l’intensa interpretazione di Peppe Servillo, e poi le letture jazzistiche di due grandi della musica afroamericana come Steve Lacy e Paolo Fresu, in quest’ultimo caso con la recitazione dello stesso Balestrini del proprio testo poetico.

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