Che musica ha accompagnato l'incoronazione di un imperatore? Quali canti sono stati eseguiti nella cerimonia di consacrazione di una celebre cattedrale? Quali scelte musicali sono state fatte per celebrare l'incontro di un papa con un re? Cosa si suonò e cantò in occasione del Concilio di Costanza?
La risposta l'ha data sabato 11 ottobre 2008 l'Ensemble Cantica Symphonia nel concerto conclusivo della XXI edizione della rassegna Cantar di Pietre. L'appuntamento ha proposto un autentico incontro con il Quattrocento e il mottetto, forse il genere più tipico del repertorio musicale tardomedievale. I mottetti dei secoli XIV e XV non erano brani sacri, in senso stretto: pur essendo in latino e quasi sempre di argomento religioso o spirituale, avevano testi poetici scritti appositamente. Si trattava di composizioni cerimoniali e celebrative, destinate ad un pubblico di chierici e di nobili d'alto lignaggio, in grado di cogliere le elaborate figure retoriche del testo e le sapienti proporzioni matematiche della struttura musicale; e tuttavia la magnificenza e la varietà delle esecuzioni, secondo la testimonianza dei cronisti, destavano stupore ed emozione anche nella gente comune che accorreva ai grandi avvenimenti che oggi aprirebbero le prime pagine dei giornali. Attraverso i mottetti possiamo rileggere i passaggi più importanti della storia europea all'inizio dell'età moderna. Per l'occasione l'Ensemble Cantica Symphonia ha utilizzato due trombe copia fedelissima di due strumenti medievali recentemente ritrovati nel fondale del Tamigi nel corso di scavi.
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