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Serate d’ascolto a Bellinzona 2016

di Giuseppe Clericetti

  • 27.12.2016, 21:30
Serate d’ascolto a Bellinzona 2016
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PRIMA FILA
Da martedì 27 a venerdì 30 dicembre 2016 alle 20:30

Prima Fila propone nelle serate postnatalizie quattro appuntamenti con la divulgazione intelligente: da martedì 27 a venerdì 30 dicembre, Rete Due ospita le registrazioni delle Serate d’ascolto tenutesi nella Sala Comunale di Palazzo Civico a Bellinzona, organizzate dall’Ufficio Cultura ed Eventi della Città di Bellinzona in collaborazione con la RSI, sull’arco di 5 mesi, da giugno a ottobre.

Martedì 27 dicembre 2016: Guido Salvetti: Bach dalle sette vite.
Tra i sommi della musica, Bach ha goduto, nel corso dei secoli, di una sorte singolare: tante volte ha rischiato di essere dimenticato, ma ogni volta l'interesse e l'amore per la sua musica sono rinati su basi nuove. Il grande organista barocco ha lasciato il posto al galante intrattenitore; l'appassionato pre-romantico ha ceduto al freddo architetto novecentista, o addirittura allo scanzonato jazzista. Difficile dire quali di questi volti sia il più vero.

Mercoledì 28 dicembre 2016: Roberto Prosseda, Sogno di una notte di mezza estate.
La Serata, in ricordo dei 400 anni dalla scomparsa di Shakespeare, ha come perno il binomio Shakespeare/Mendelssohn, e in particolare i rapporti tra il testo della commedia Sogno di una notte di mezza estate e le omonime musiche da scena che Mendelssohn scrisse nel 1843: una nuova occasione per riflettere attorno al legame tra musica e immaginazione.

Giovedì 29 dicembre 2016: Giuseppe Clericetti, Je suis prisonnier de la Lyre: la vita e gli scritti di Camille Saint-Saëns.
Nella Serata si propone di contestualizzare Saint-Saëns nel mondo musicale francese di metà Ottocento. Gli studi hanno confermato la figura di intellettuale di Saint-Saëns, attivo nell’ambito letterario e poetico, acuto osservatore dei fenomeni astronomici e biologici, e notevole critico musicale: le prese di posizione estetiche, i numerosi commenti su compositori, esecutori e opere musicali, l'interesse per la fattura degli strumenti, il lavoro di edizione delle opere del passato, e in particolare le riflessioni sulla prassi esecutiva fanno di Saint-Saëns una personalità culturale di altissimo livello.

Venerdì 30 dicembre 2016: Carla Moreni: Parole che incantano.
Posso infiammar le più gelate menti, canta la Musica nel Prologo dell'Orfeo di Monteverdi: siamo nel 1607, alla corte dei Gonzaga di Mantova. L'opera, intesa come teatro cantato, è ancora un esperimento per aristocratici, di gusto e intelletto. Ma da questo momento la musica unita alla poesia si metteranno in gara, alleate, per catturare i nostri pensieri e le nostre passioni, rispecchiandole. Dall'Orfeo alla Turandot di Puccini l'arcata è ampia. Ma molti temi rimangono costanti. Andremo a scoprirne alcuni, guidati ovviamente dalle parole che diventano canto.

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