In questi giorni la Cina ha accolto decine di capi di stato e di governo, prima per il vertice dell’Organizzazione di cooperazione di Shanghai (SCO) poi per la grande parata militare in occasione dell’ottantesimo anniversario della vittoria cinese sul Giappone e la fine della Seconda guerra mondiale in Asia. Eventi che hanno permesso a Pechino di mettersi al centro della politica globale riunendo vari paesi in conflitto con quelli Occidentali. Fra loro autocrazie, come la Russia, interessate a cambiare gli equilibri globali attraverso nuove organizzazioni internazionali o la riforma di quelle esistenti. Una tendenza che si è rafforzata dopo l’invasione russa dell’Ucraina e con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. Trump che con le sue politiche commerciali ha scontentato alleati e antagonisti spingendo paesi come l’India a riavvicinarsi alla Cina.
Raffaella Baritono, Professoressa ordinaria di Storia e politica degli Stati Uniti all’Università di Bologna
Lorenzo Lamperti, collaboratore RSI dall’Asia Orientale
Ulrich Schmid, Professore di studi Sull’Europa Orientale all’Università di San Gallo
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