Millevoci: C’è ancora spazio oggi per le utopie e per gli utopisti?
Oggi a Millevoci proviamo a dare un contenuto alla parola “utopia”, chiedendoci anche se esistono ancora le utopie e gli utopisti. Quelli di una volta, quelli duri e puri che facevano sognare, magari illudere, intere generazioni di giovani. A proposito di giovani: oggi sono ancora un po’ utopisti? E poi, più in generale: a cosa servono e quali sono le utopie che dovrebbero far parte del nostro mondo e che dovremmo inseguire o rincorrere? Queste ed altre domande le porremo alle nostre interlocutrici e ai nostri interlocutori per capire il loro sguardo e il loro approccio sulla società odierna e sulla sua gestione; su quel che rimane dell’idealismo; su cosa significa avere -per la gioventù ma non soltanto- un’ idea di futuro; e sulla voglia vera o presunta di trasformare l’utopia in un cambiamento autentico del mondo. Insomma, l’interrogativo potrebbe anche essere: vale ancora la pena dedicare un’ora di trasmissione per soffermarsi sulle utopie? Noi ci proviamo e, per restare in tema “utopie”, c’incamminiamo sulla strada dei sogni, delle chimere, degli ideali, della fantasia e della speranza per tentare di arrivare da qualche parte, non sappiamo dove, un percorso di difficile realizzazione ma stimolante, quasi impossibile, ma non proibitivo. Tra l’altro, secondo lo scrittore Erri De Luca, “L’utopia non è il traguardo ma il punto di partenza. Si immagina e si vuole realizzare un luogo che non c’è ancora”. Bene, allora buona passeggiata !
Ne parliamo con:
Jessica Bottinelli, attivista ambientalista e femminista, con un master in scienze ambientali a Ginevra e con un passato di deputata politica in Ticino
Valentina Nesa, laureata in scienze ambientali, attualmente assistente alla ricerca presso il Politecnico di Zurigo dove sta facendo una tesi per il Master sull’impatto dei cambiamenti climatici sulla produttività lavorativa
Alessandro Simoneschi, coordinatore della “Rete Laudato sì” della Svizzera italiana che unisce 16 organizzazioni di ispirazione cristiana e che ha recentemente organizzato il primo festival della dottrina sociale sulle rive del Ceresio
Filippo Contarini, giurista e attivista del diritto, già capo scout e -si definisce- “un cittadino del mondo, amo il sole, il cibo indigeno e coltivo un approccio critico e post-coloniale alla nostra modernità”
Sergio Morisoli, economista, capogruppo democentrista in Gran Consiglio per l’UDC e liberista
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