Lella Costa
Millevoci

Incontro con Lella Costa (3./3)

A cura di Michela Daghini

  • 31.10.2022
  • 56 min
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È una delle più stimate e rinomate attrici del teatro italiano. L’ironia è la sua arma, usata con disinvoltura per rileggere il mondo. Un'ironia affilata e tagliente, uno sguardo sottile, attento al sociale e a un femminile storicamente mai valorizzato abbastanza. Ama l'uso spettacolare del linguaggio, le vertigini della parola, del surreale, del nonsense (sono parole sue) e ci ha abituati a ridere con intelligenza. Ci ha raccontato la storia di donne intraprendenti, controcorrente, perseguitate. Di eroine famose, dell’opera e della letteratura, della scienza, della filosofia. Donne pioniere e visionarie, rimaste nell’oblio della Storia, sebbene i loro traguardi abbiano cambiato il destino dell’umanità. Donne che hanno pagato un prezzo elevato per il proprio talento. A Lella Costa, l’indimenticata Franca Valeri ha passato il testimone per La moglie di Socrate, il testo teatrale ispirato a Dürrenmatt che celebra la brillante figura di Santippe, vissuta all’ombra dell’ingombrante pensatore consorte, vantando doti intellettuali troppo alte a quel tempo per essere apprezzate in una donna.

Dopo gli studi in lettere e il diploma all'Accademia dei Filodrammatici a Milano, esordisce nel 1980 con il testo Repertorio, cioè l'orfana e il reggicalze, l'inizio di un percorso che la porta a frequentare autori contemporanei e a scrivere e interpretare numerosi successi teatrali. Una lunga serie di monologhi, recital e spettacoli memorabili, pietre miliari della Storia del teatro, come Stanca di guerra (scritto con Alessandro Baricco), Traviata, o Alice, una meraviglia di paese; ma anche Amleto, Ragazze, o Arie, con la collaborazione di musicisti come Paolo Fresu, Stefano Bollani, e Rita Marcotulli. La veste Antonio Marras che da anni immagina e disegna creazioni per lei.

Un’icona del palcoscenico e un'intellettuale sempre pronta a intervenire nel dibattito pubblico. All'attività teatrale affianca da sempre un costante impegno civile, soprattutto a favore di Emergency. Nel 2019 ha riportato in luce l'attualità di una grande testimone del Novecento – la filosofa Edith Stein – nel libro Ciò che possiamo fare; nell’anniversario di Dante ha portato in scena Intelletto d'amore.

Assieme all'attore Elia Schilton, arriverà al LAC di Lugano - il 18 e 19 marzo 2023 con Le nostre anime di notte, dal romanzo di Kent Aruf, che narra la storia dolce e coraggiosa di un uomo e una donna che in età avanzata si innamorano e condividono la vita, sogni e speranze.

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