Un contributo a fondo perso di 1,75 milioni di franchi a favore dell’intervento precoce nell’ambito dell’autismo. Lo ha chiesto il Consiglio di Stato per la ristrutturazione dello stabile ex-ortottica della Fondazione OTAF a Sorengo. Al termine dei lavori infatti l’edificio vedrà nuovi spazi per le attività dei bambini con disturbi dello spettro autistico. Spazi rinnovati e destinati all’unità di intervento in età prescolare e denominata Gruppo Arcobaleno, progetto pilota su scala nazionale e unico in Ticino. Attraverso un team multidisciplinare specializzato di logopedisti, ergoterapisti, fisioterapisti, e pedagogisti, si mira ad incrementare le abilità che rientrano nei deficit specifici dell'autismo. Un intervento infatti fra i due e i quattro anni, risulta fondamentale per migliorare le competenze dei bambini e consentire loro, nei due terzi dei casi, di frequentare le scuole normali. L’attività si svolge in collaborazione con il Servizio dell’Ente Ospedaliero Cantonale di Neuropediatria. Un tema, l’autismo, che rimane tra le priorità del governo per quanto riguarda il settore della disabilità.
Ne parliamo con il Prof. Gian Paolo Ramelli, neuropediatra e capo Dipartimento Pediatria EOC, e con Simona Malacrida Rizzi, pedagogista specializzata e Capo Settore minorenni dell’OTAF
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