La sfida del secchio di ghiaccio un anno dopo, Millevoci 01.09.15
Millevoci 01.09.2015, 14:00
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Un anno fa l'"Ice Bucket Challenge" - la sfida del secchio di ghiaccio - fu registrata come il primo grande caso di beneficenza virale per richiamare l'attenzione sulla sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e raccogliere fondi per la ricerca. Cavalcato dai media sociali e dall'Internet, il fenomeno dell' "Ice Bucket Challange" fu da alcuni interpretato come un nobile gesto di beneficenza, da altri una manifestazione di esibizionismo, fiera delle vanità, esempio di "slacktivism" o "attivismo da clic". A un anno di distanza pare invece che le donazioni a favore delle associazioni impegnate in questo ambito siano cresciute. È inoltre di questi giorni la notizia trasmessa dagli scienziati della John Hopkins University, secondo cui si sarebbe arrivati a una svolta nella ricerca sulla SLA grazie soprattutto al denaro e all'attenzione ottenuti dalla campagna. Oggi torniamo a chiederci se la vera beneficenza debba essere agita in silenzio oppure esibita al pianeta.
Ospiti:
Michela Pedersini, presidente ASLASI (Associazione Sclerosi Laterale Amiotrofica della Svizzera italiana)
Maria Bettetini, scrittrice e filosofa
Una Testimonianza
Scopri la serie
https://www.rsi.ch/s/703647