Stefano Laffranchini
Millevoci

La vita in carcere: l’esperienza di Stefano Laffranchini, direttore delle Strutture carcerarie ticinesi

Con Antonio Bolzani

  • 19.08.2021
  • 52 min
  • TiPress
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Millevoci: La vita in carcere: l’esperienza di Stefano Laffranchini, direttore delle Strutture carcerarie ticinesi

Pena privativa di libertà: questa espressione ci porta a pensare immediatamente alla prigione ed allora, a Millevoci, entriamo idealmente in un penitenziario con Stefano Laffranchini che dal 2014 è direttore delle Strutture carcerarie cantonali, ovvero La Stampa, Lo Stampino e La Farera. Ricordiamo che l'articolo 75 cpv.1 del Codice penale svizzero sancisce che “l'esecuzione della pena deve promuovere il comportamento sociale del detenuto, in particolare la sua capacità a vivere esente da pena. Essa deve corrispondere per quanto possibile alle condizioni generali di vita, garantire assistenza al detenuto, ovviare alle conseguenze nocive della privazione della libertà e tenere conto adeguatamente della protezione della collettività, del personale incaricato dell'esecuzione e degli altri detenuti”. Dalla legge alla pratica, o se preferite dalle intenzioni alla realtà: cosa significa oggi concretamente vivere in una struttura carceraria? I detenuti rinchiusi quali rapporti hanno con il mondo oltre le sbarre? In Svizzera si assiste ad un calo della popolazione carceraria, mentre il Ticino è in controtendenza rispetto alla media nazionale: quali sono i motivi? E le attuali strutture ticinesi sono adeguate ai tempi, alla quantità di prigionieri e rispondono ai bisogni? Si arriverà ad una Sezione femminile alla Stampa che permetterà così di cancellare le discriminazioni che subiscono le detenute, confinate -per esigenze di spazi- finora alla Farera? Se, come scrisse una volta Fedor Dostoevskij in “Delitto e castigo”, “il grado di civilizzazione di una società lo si misura dalle sue prigioni”, è interessante sentire dal nostro ospite come valuta e quanto sono cambiate nel corso del tempo le condizioni di detenzione all’interno delle Strutture carcerarie cantonali. Con Stefano Laffranchini, quindi, affrontiamo diversi argomenti che riguardano in primis la sua attività di direttore in un penitenziario che richiede anche di affrontare delle dinamiche delicate e complesse nei rapporti con i detenuti e il personale che è a stretto contatto con chi vive in cella; spazio poi anche alla gestione della pandemia; a come avviene la risocializzazione della popolazione carceraria; alla suddivisione dei detenuti a dipendenza dei reati commessi; alle tipologie di casi penali oggi dominanti; alla percezione che ha della Stampa il cosiddetto “paese reale”; e a diversi altri temi e spunti d’attualità.

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