Un improvviso bagliore di luce avvistato dagli osservatori astronomici di mezzo mondo in una galassia lontana da noi 130 milioni di anni-luce. In precedenza gli strumenti a terra avevano registrato un’onda gravitazionale che ha fatto “vibrare” il nostro spaziotempo.
La notizia divulgata lo scorso 16 ottobre dell’osservazione di un’emissione di raggi gamma associata alla misurazione di un’onda gravitazionale ha fatto scalpore nella comunità scientifica mondiale. Perché? Cosa hanno osservato i telescopi spaziali e terrestri, tra cui quelli di ESO (lo European Southern Observatory) in Chile che apre nuove frontiere nella conoscenza del cosmo e della sua evoluzione?
Due settimane prima il premio Nobel per la fisica era stato attribuito proprio al team di scienziati che ha misurato per la prima volta le onde gravitazionali con gli strumenti LIGO e VIRGO confermando la teoria di Albert Einstein sulla loro esistenza. L’annuncio che anche lo scontro di due stelle massicce (stelle di neutroni) ha prodotto un’onda gravitazionale associata a un’emissione di luce apre nuovi campi di ricerca nella conoscenza dell’universo e dei suoi meccanismi.
Non soltanto dunque la fusione di buchi neri modifica la trama dello spaziotempo attraverso lo straordinario e per certi inconcepibile fenomeno delle onde gravitazionali. Il lampo di luce avvistato dagli strumenti di ESO e dagli osservatori di mezzo mondo rivela ancora una volta quanto complessa e affascinante sia la trama dell’universo che si va tessendo da miliardi di anni e che cerchiamo di comprendere da un piccolo punto blu immerso nel buio cosmico.
Ospiti:
Nicolas Cretton, docente di fisica al Liceo e membro del comitato di divulgazione di ESO
Bruno Storni, docente alla SUPSI e al Politecnico di Losanna in microcalcolatori
Roberto Trotta, Professore assistente di Astrofisica all’Imperial College di Londra, ricercatore e divulgatore in cosmologia
Ferdinando "Nando" Patat, astronomo dello European Southern Observatory a Garching in Germania. Membro di uno dei team che hanno studiato la sorgente di onde gravitazionali
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