Papa Francesco tra i migranti a Lesbo nel 2016
Millevoci

Papa Francesco e l’abbraccio ai rifugiati dimenticati nei campi profughi di Lesbo (3./3)

A cura di Antonio Bolzani, in conduzione Elena Caresani

  • 06.12.2021
  • 55 min
  • Ansa
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Fari puntati sul viaggio apostolico di cinque giorni di Papa Francesco che si è recato dapprima a Cipro e poi in Grecia. L'intento di questo nuovo pellegrinaggio nella regione del Mediterraneo è stato quello di richiamare l'attenzione sulla questione migratoria. E proprio ieri il Pontefice, durante la visita ad un un campo profughi sull'isola greca di Lesbo nella quale era già andato cinque anni fa, il Pontefice ha lanciato un forte messaggio di fratellanza e politico: "Fermiamo il naufragio di civiltà. La storia insegna che chiusure e nazionalismi portano a conseguenze disastrose". E nel campo di Mytilene si è fermato ad ascoltare le storie e le invocazioni di alcuni dei rifugiati, delle provenienze più diverse, dall'Asia, al Medio Oriente, all'Africa. "Sono qui per vedere i vostri volti, per guardarvi negli occhi. Occhi carichi di paura e di attesa". Il Papa ha poi aggiunto: "È un'illusione pensare che basti salvaguardare se stessi, difendendosi dai più deboli che bussano alla porta. Il futuro ci metterà ancora più a contatto gli uni con gli altri. Per volgerlo al bene non servono azioni unilaterali, ma politiche di ampio respiro". La storia "lo insegna ma non lo abbiamo ancora imparato. Non si voltino le spalle alla realtà, finisca il continuo rimbalzo di responsabilità, non si deleghi sempre ad altri la questione migratoria, come se a nessuno importasse e fosse solo un inutile peso", ha continuato Francesco. La migrazione "è un problema del mondo, una crisi umanitaria che riguarda tutti. La pandemia ci ha colpiti globalmente, ci ha fatti sentire tutti sulla stessa barca, ci ha fatto provare che cosa significa avere le stesse paure -ha proseguito il Pontefice- abbiamo capito che le grandi questioni vanno affrontate insieme, perché al mondo d'oggi le soluzioni frammentate sono inadeguate. Ma mentre si stanno faticosamente portando avanti le vaccinazioni a livello planetario e qualcosa, pur tra molti ritardi e incertezze, sembra muoversi nella lotta ai cambiamenti climatici, tutto sembra latitare terribilmente per quanto riguarda le migrazioni. Eppure ci sono in gioco persone, vite umane!". Papa Francesco ha ricordato che "c'è in gioco il futuro di tutti, che sarà sereno solo se sarà integrato e solo se riconciliato con i più deboli l'avvenire sarà prospero. Perché quando i poveri vengono respinti si respinge la pace".

Sono ospiti:
Gabriella Ceraso
, giornalista e capo redattrice della Sezione italiana di Radio Vaticana
don Azzolino Chiappini, già vicario generale della Diocesi di Lugano e già rettore della Facoltà di teologia di Lugano
Valerio Rosa, giornalista e collaboratore da Roma della Rete Due
Pietro Schiavazzi, giornalista vaticanista per varie prestigiose testate e docente universitario di Geopolitica Vaticana della Link Campus University

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