Riusciranno Carlo e Camilla a offrire magia e modernità al Regno? si chiedeva giorni fa il celebre accademico Simon Schama sulle pagine del Financial Times. Il dibattito sul ruolo e il futuro della Corona in Gran Bretagna non si attenua. E non solo per le polemiche e gli arresti degli anti-monarchici durante l’incoronazione al grido di “not my king”, o le rivelazioni pubblicate dal Guardian sul legame storico fra il Regno e la tratta degli schiavi, che potrebbe portare a uno scenario di battaglie legali e onerose richieste di risarcimento. l sondaggi del centro Nazionale per la ricerca sociale britannica (NatCen) nelle settimane scorse parlavano chiaro, il sostegno pubblico alla monarchia è ai minimi storici, con il 45% che la vorrebbe abolita e solo il 29% che la ritiene rilevante, mentre un britannico su 4 si definisce repubblicano. Pioniere del green e delle battaglie climatiche, se in passato più volte l’attuale re Charles si era espresso pubblicamente rivolgendosi agli esponenti politici, oggi non può più farlo. La corona sulla testa impone un passo indietro e chiede di rimanere imparziale osservatore della vita istituzionale e politica del Regno Unito. E se il Paese si divide fra schieramenti politici, il re deve stare a guardare. Dunque, il suo peso, come quello della famiglia reale, è irrilevante, dice lo storico inglese Donald Sassoon “perché irrilevante è la monarchia inglese oggi”. Una monarchia che si confronta, oltre che con la mancanza di potere, anche con la diminuzione della sua centralità nel mondo religioso, e con le pulsioni repubblicane in aumento fra i 56 Paesi del Commonwealth. Ma come è stata vista la famiglia reale nella Storia? E oggi? Potrà continuare a essere un’attrazione internazionale e unificante per mantenersi sulla scena mondiale?
Ne parliamo con:
Donald Sassoon, Professore emerito di Storia europea comparata alla Queen Mary University of London
Sara Sullam, Professoressa di Letteratura inglese all'Università degli Studi di Milano
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https://www.rsi.ch/s/703647