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Millevoci

Ticino più attrattivo o più povero con gli sgravi fiscali per le persone fisiche più facoltose?

Con Antonio Bolzani ed il pubblico di Rete Uno

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  • 3.8.2021
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Millevoci: Ticino più attrattivo o più povero con gli sgravi fiscali per le persone fisiche più facoltose?

Da sempre i temi fiscali, soprattutto gli sgravi fiscali, in Svizzera dividono, catturano l’attenzione dell’opinione pubblica e fanno dibattere: è capitato anche questa volta in Ticino con la recente proposta del PLRT di alleggerire la fiscalità dei grandi e benestanti contribuenti sia per attirare nuove persone fisiche con un ricco patrimonio ed un reddito elevato sia per riportare il Cantone nella media nazionale: attualmente il Ticino occupa la 22esima posizione nella classifica delle aliquote più favorevoli per gli alti redditi, fissate nel 1976 e poi non più modificate. In sintesi l’iniziativa parlamentare -inoltrata in forma elaborata- prevede che l'aliquota massima per le persone fisiche per i redditi più alti scenda in una prima tappa dal 15 per cento al 13 per cento nel gennaio del 2024 e poi all'11,5 per cento in una seconda tappa dal 2026, pareggiando quello federale e riportando il Ticino nella media nazionale. Secondo i liberali-radicali, il Ticino si distingue da anni per una "fiscalità attrattiva per i bassi redditi, moderata per quelli medi e poco interessante per quelli alti". Lo scopo della proposta è quindi quello di ridurre il carico anche per una componente della popolazione molto mobile -che quindi potrebbe decidere facilmente di cambiare lidi- e che rappresenta "un'importantissima fonte finanziaria per molte realtà locali". Attualmente il 3 per cento più abbiente e più benestante delle persone fisiche paga il 35 per cento totale delle imposte. Le reazioni all’idea del PLRT non si sono fatte attendere e secondo i contrari questa riforma fiscale è ingiusta, ingiustificata e inopportuna; farebbe mancare molti introiti alle già deficitarie casse pubbliche: 24 milioni di franchi in meno sul gettito cantonale e 19,3 milioni sui gettiti comunali; e con la concorrenza fiscale intercantonale si genera una pericolosa corsa al ribasso delle aliquote. Inoltre, sempre secondo i contrari e gli scettici, in un periodo già molto difficile per i bilanci pubblici, si arriverebbe al paradosso che il ceto medio dovrebbe pagare più imposte per finanziare un generoso sgravio al 2,7 per cento più ricco della popolazione: un regalo, insomma, incomprensibile per chi già vive oggi una situazione di agi e privilegi. Va anche aggiunto che le autorità cantonali stanno già esaminando la possibilità di una riforma fiscale da attuare nei prossimi anni. Intanto a Millevoci dibattono su questa proposta quattro parlamentari ticinesi, con l’intento di offrire ulteriori spunti di discussione, di riflessione e di chiarimento su un argomento che inevitabilmente pone molti interrogativi.

Sono ospiti:
Alessandra Gianella
, capogruppo del PLRT in Gran Consiglio
Ivo Durisch, capogruppo del PS in Gran Consiglio
Maurizio Agustoni, capogruppo del PPD in Gran Consiglio
Paolo Pamini, deputato dell’UDC in Gran Consiglio

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